quando queste pagine non erano ancora blu, c'era ancora un film da recensire...

un cuento chino ha vinto il festival di roma, all'inizio del mese... ma io avrei già potuto vederlo a giugno, quando ero a madrid! e invece m'è toccato recuperarlo adesso... meno male! ricardo darin ci regala un personaggio buono, sincero, ma freddo e scorbutico (il motivo lo scopriremo alla fine): l'incontro fortuito con un immigrato cinese, collegato a lui in un modo che mai avrebbe immaginato, lo costringe a fare i conti con se stesso ed i suoi sentimenti, scoprendo che la mancanza di comunicazione verbale non è necessariamente un male, se non riusciamo a sfruttarla neanche quando ce l'abbiamo. una pellicola semplice, un'ottima opera prima, con una storia tenera e scorrevole (che sceglie spesso ritmi pacati nel racconto) che lascia un piacevolissimo ricordo.
al proximo cuento!
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