venerdì 28 febbraio 2014

i 20 film di febbraio

cara sally,
questo mese -anche in vista degli oscar- abbondantissima infornata di film. non tutti belli...


a.c.o.d.
(stu zicherman, usa 2013)
si può essere la prima generazione di adult children of divorce senza conseguenze emotive? questa commediola con i mitici adam scott ed amy poehler di parks and recreation ha poca sostanza e poca voglia di uscire dalla mediocrità... appena sufficiente.
2.5/5

rise of the guardians
(peter ramsey, usa 2012)
tra le varie definizioni lette in giro, "gli avengers delle leggende per bambini" è sicuramente tra le più adatte. babbo natale e i suoi 'colleghi' uniti contro l'uomo nero è un incipit un po' stupido... ma qui funziona benissimo anche grazie a una regia spettacolare.
4/5

afternoon delight
(jill soloway, usa 2013)
il classico schema "elemento esterno s'insinua, disturba e distrugge un'apparente calma familiare, che poi si aggiusta" è qui valorizzato dalle protagoniste kathryn hahn e juno temple, che regalano ai loro personaggi un aspetto reale e riconoscibile. banale, ma bello.
3.5/5

inside llewyn davis
(ethan e joel coen, usa 2013)
new york, folk, anni '60. l'ultimo film dei fratelli coen ci presenta un protagonista in balia della sfortuna e delle assurdità (e assurde coincidenze) della vita, con un racconto "circolare" che ci lascia con uno straniante senso di compiutezza. l'ennesimo capolavoro.
5/5

thanks for sharing
(stuart blumberg, usa 2013)
quando ho saputo che bruce banner e pepper potts avrebbero fatto coppia in una commedia sulle dipendenze sessuali ho pensato "non me lo posso perdere!". grazie a un mix poco riuscito di comicità e dramma, mi sono accorto che me lo potevo anche perdere.
2.5/5



cloudy with a chance of meatballs 2
(cody cameron e kris pearn, usa 2013)
se nel primo capitolo la gioia per gli occhi era rappresentata dalle diverse forme assunte dalla pioggia di cibo, qui è il cibo stesso ad animarsi e diventare personaggio integrante nella trama. purtroppo siamo un gradino sotto al film precedente: ci si diverte in ogni caso.
3.5/5

philomena
(stephen frears, fra uk usa 2013)
la sorpresa che non ti aspetti: la storia vera di philomena lee, alla ricerca del figlio dato forzatamente in adozione da adolescente. commovente e oltremodo adorabile, con un'esperta regia dei personaggi e le sublimi interpretazioni di judi dench e steve coogan.
4.5/5

her
(spike jonze, usa 2013)
la solitudine dell'uomo e il suo bisogno di relazionarsi sono interpretati con estrema delicatezza in una via di mezzo tra fantascienza e dramma. l'amore tra theodore (un impressionante joaquin phoenix) e samantha (scarlett johansson) è un colpo allo stomaco.
4.5/5

nebraska
(alexander payne, usa 2013)
dopo il bel the descendants di due anni fa, payne si ripresenta agli oscar con un road movie in bianco e nero che esplora il complicato rapporto tra un padre ormai anziano e il suo figlio minore. qualche minuto in meno forse avrebbe giovato. finale veramente tenero.
3.5/5

viva l'italia
(massimiliano bruno, italia 2012)
l'esordio con nessuno mi può giudicare fu una bella sorpresa; bruno qui cambia registro e riesce a infilare molta più satira (soprattutto) politica in questa seconda commedia. bravi tutti (angiolini, bova, gassman e placido), ma io ormai ho perso la testa per edoardo leo...
4/5



buongiorno papà
(edoardo leo, italia 2013)
raoul bova è il classico coglioncello donnaiolo pieno di soldi che si ritrova di punto in bianco a dover fare da padre a una 17enne (auguri!). dirige il mio nuovo amore edoardo leo che si ritaglia anche il bel ruolo dell'amico un po' sfigato... divertente ed emozionante.
4/5

12 years a slave
(steve mcqueen, usa 2013)
se django unchained parlava di schiavismo, ma attraverso un prodotto ironico e satirico, il film di mcqueen ne analizza tutta la crudezza e la violenza attraverso una storia reale, tratta dall'autobiografia del protagonista. molto ben fatto, ma forse non conquista al 100%.
4/5

the wolf of wall street
(martin scorsese, usa 2013)
scorsese mette insieme il suo pupillo leonardo di caprio con l'istrionico jonah hill, in rapida ascesa "seria" dopo moneyball: un film lunghissimo ma praticamente perfetto, un'ottima satira sociale su capitalismo ed economia, una corsa impegnativa che lascia senza parole.
5/5

18 anni dopo
(edoardo leo, italia 2010)
il debutto alla regia del mio nuovo amore è un road movie all'italiana in cui due fratelli che non si parlano da 18 anni (scopriremo il perché alla fine), secondo le ultime volontà del padre, devono portare le sue ceneri da roma a reggio calabria. commuove con semplicità.
4/5

blood simple
(joel coen, usa 1984)
il debutto dei fratelli coen è un noir/thriller forse un po' acerbo, ma in cui già troviamo le inquadrature e le luci che li distingueranno nei 30 anni successivi. manca (quasi) di umorismo, ma compensa con ottime interpretazioni e soluzioni visive davvero coraggiose.
4.5/5



dallas buyers club
(jean-marc vallée, usa 2013)
la storia vera di un malato di aids che, negli anni '80, deve cercare un modo per sopravvivere dopo che i medici gli diagnosticano un mese di vita, mentre il governo lo aiuterebbe solo con delle cure "ufficiali". impressionante prova attoriale di mcconaughey.
4/5

captain phillips
(paul greengrass, usa 2013)
il terrorismo marittimo e i pericoli nel navigare in certe parti del mondo sono forse un argomento poco interessante, ma l'intensità di tom hanks (da brividi, nel finale) fa in modo che le 2 ore abbondanti passino quasi senza accorgersene. coinvolgente ed angosciante.
4/5

american hustle
(david o. russell, usa 2013)
commedia 'in costume' ambientata negli anni '70, dove seguiamo una coppia di truffatori che collabora con l'fbi per incastrare dei politici. il film si regge quasi esclusivamente sui suoi attori, ma purtroppo non sempre è sufficiente. bello, ma mi aspettavo qualcosa in più.
4/5

august: osage county
(john wells, usa 2013)
il più classico, il più tipico dei drammi familiari ambientato in un grande casolare dove col passare dei minuti vengono fuori un po' tutti i segreti dei personaggi. eccezionale, immensa meryl streep; forse l'eccesso (in tutto) non ha giovato al successo della pellicola.
3.5/5

saving mr. banks
(john lee hancock, usa 2013)
da sempre si cela un alone di mistero sulla figura di walt disney e su alcuni fatti che la riguardano, tra cui: come ha fatto a convincere l'autrice di mary poppins a trarre un film dal suo libro? qui non viene data la risposta più corretta, ma di certo è la più commovente.
4/5

ai prossimi film!

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