martedì 30 settembre 2014

i 20 film di settembre

cara sally,
questo mese 20 film senza tanti sforzi, di questo passo raggiungerò presto il mio obiettivo...



under the skin
(di jonathan glazer, uk - usa 2013)
donna misteriosa seduce e rapisce degli uomini per qualche motivo che (forse) scopriremo solo alla fine del film: misterioso, particolare, strano. comprendo l'entusiasmo, non lo condivido
2.5/5

frank
(di lenny abrahamson, ir - uk 2014)
l'interpretazione mascherata di michael fassbender, ometto con qualche rotella fuori posto, vale da sola la visione, nonostante l'abusato canovaccio del "protagonista in contesto alieno"...
4.5/5

the pretty one
(di jenée lamarque, usa 2013)
zoe kazan interpreta due gemelle: una muore, l'altra prende il suo posto e vive la vita che avrebbe sempre desiderato snaturando se stessa, s'innamora, si scopre tutto, casini... carino
3/5

palo alto
(di gia coppola, usa 2013)
tratto da una raccolta di racconti di james franco (che interpreta il coach belloccio che si fa le studentesse), il film segue le vite di un gruppo di adolescenti californiani. bellino, ma già visto
3/5

visioneers
(di jared drake, usa 2008)
in un mondo in cui ci si saluta col dito medio e la gente esplode se prova troppe emozioni, zack galifianakis cerca un lieto fine alla sua rischiosa (perché romantica) storia d'amore. boom!
4/5


i mercenari 3 (the expendables 3)
(di patrick hughes, usa 2014)
essendo il peggiore della trilogia, non c'è molto da dire (a parte "sono io l'aja!")... tra anzianità e stanchezza, banderas macchietta comica e jason statham non si spoglia. mooolto deludente
2/5

about time (questione di tempo)
(di richard curtis, uk - usa 2013)
fa piacere rivedere la bellissima rachel mcadams in una storia d'amore sui viaggi nel tempo, se poi il film è anche ben scritto, romantico ed emozionante allora fa ancora più piacere. lacrime
4.5/5

si alza il vento (kaze no tachinu)
(di hayao miyazaki, jap 2013)
l'ultimo film del maestro è forse la sua pellicola migliore, quella più personale e depositaria dei temi a lui più cari, ma anche molto sognatrice e allo stesso tempo concreta. grande capolavoro
5/5

neighbors (cattivi vicini)
(di nicholas stoller, usa 2014)
questa commedia sembra quasi un passaggio del testimone tra rogen ed efron: è divertente, volgare quanto basta, è quello che ti aspetti senza guizzi particolari. da guardare con gli amici
3.5/5

the burning plain
(di guillermo arriaga, usa 2008)
jennifer lawrence e charlize theron sono lo stesso personaggio in due storie parallele: morte della madre (kim basinger, bravissima) e il trauma che ne è conseguito. triste ma speranzoso
4/5


delivery man
(di ken scott, usa 2014)
remake usa di un film canadese dello stesso regista (wtf?!), vede l'inutile vaughn che cambia la sua vita quando scopre di avere centinaia di figli a causa di vecchie "donazioni". stupidooo
2.5/5

humboldt county
(di darren grodsky e danny jacobs, usa 2008)
uno dei film più brutti mai visti (pur di seguire chris messina): tizio timido e insicuro si ritrova in una comune intellettualoide e cannabisdipendente con gente che gli cambierà la vita. che palle
1/5

the normal heart
(di ryan murphy, usa 2014)
l'aids nei primi anni dell'epidemia a new york è raccontato senza tener conto del passaggio teatro-tv: troppe scene madri perdono mordente nel marasma (e lunghezza) generale. peccato
3/5

ricky
(di francois ozon, fra 2009)
nel corso degli anni ozon ci ha abituati e stranezze e miscugli di generi. famiglia disfunzionale vede l'arrivo di un bebè con ali d'angelo, metafora di libertà e perdono. strano e commovente
3/5

chef
(di jon favreau, usa 2014)
favreau scrive, produce, dirige e recita in una bella commedia sul rapporto padre-figlio nell'era delle nuove tecnologie, senza conflitti particolari e qualche lungaggine di troppo. tanto cuore
4/5


italy in a day
(di gabriele salvatores, ita 2014)
una giornata nelle vite delle migliaia di italiani che hanno mandato a salvatores i loro video, condensati in un montaggio davvero suggestivo, divertente ma anche serio. breve ma intenso
4/5

obvious child
(di gillian robespierre, usa 2014)
la bravissima jenny slate interpreta una comedian sulla trentina con la vita un po' a pezzi, tra storie fallite, lavoro perso e gravidanza inaspettata da affrontare (come?). audace e brillante
4.5/5

two night stand
(di max nichols, usa 2014)
una bufera di neve trasforma la storia di una notte in una conoscenza (forzata) più profonda tra due sconosciuti costretti a stare rinchiusi in casa (e noi con loro). carino... non sconvolgente
3.5/5

22 jump street
(di phil lord e christopher miller, usa 2014)
divertente e cazzone (come i due protagonisti), questo sequel pecca forse di qualche minuto di troppo e di una certa meta-autoreferenzialità decisamente eccessiva, alla lunga stanca. si ride
4/5

what if
(di michael dowse, usa 2013)
daniel radcliffe e zoe kazan sono amici che in realtà si amano ma non se lo dicono fino alla fine del film. uguale a tanti altri, si guarda per affetto verso gli interpreti (c'è pure adam driver)
3.5/5

ps:
rivisti *al cinema* principessa mononoke (il nuovo adattamento si prende troppo sul serio) e ritorno al futuro - parte III (confermo: si scoprono cose nuove a ogni nuova visione). pesante!

ai prossimi film!

p

lunedì 22 settembre 2014

20 anni di friends

cara sally,
oggi ricorre il ventesimo anniversario dalla prima trasmissione di friends negli stati uniti.


in italia arrivò qualche anno dopo, e ancora ricordo la prima scena che vidi, per caso, su rai tre: terza stagione, episodio 8 the one with the giant poking device, gli amici erano sul balcone intenti a pungolare il dirimpettaio per assicurarsi che non fosse morto; "ma chi sono 'sti scemi?!", fu amore a prima vista.

la serie - certamente a causa del grande successo che stava riscuotendo - passò poi su rai due, e lì rimase fino alla conclusione (un anno dopo rispetto agli usa; prima le cose erano ben diverse per noi serialofili).

poi arrivarono i dvd, ed ebbi una folgorazione: l'adattamento e il doppiaggio italiani avevano coperto e snaturato intere espressioni, interi copioni che finalmente potevo godermi per come erano stati concepiti originariamente (e che ormai so a memoria).

rivedere tutta la serie (236 episodi) in ordine, in inglese, coi miei tempi, è qualcosa che ho fatto una volta sola e che voglio tornare a fare al più presto, tanto è l'affetto che mi lega a questa sit-com e ai suoi personaggi.

la mia passione, però, non è certo incondizionata, e riconosco alla serie un certo numero di difetti che le sono stati assegnati nel corso degli anni: la "devoluzione" di joey (da simpatico stupidotto a molto scemo) e l'improvvisa maturazione di chandler (dalla storia con monica, più o meno), non graduale come quella di rachel (vera protagonista della serie, secondo me); non apprezzo neppure le tante battute troppo facili e ridicole sull'omosessualità (l'ex moglie di ross o l'intenso affetto tra i maschietti del gruppo), o la totale assenza di personaggi afroamericani (cosa a cui hanno "posto rimedio" alla fine del nono anno, con l'inutile charlie), e il calo qualitativo, soprattutto nelle ultime due stagioni, è talmente evidente che vai avanti solo per inerzia (joey e rachel?! ma veramente?!). monica non mi è mai stata particolarmente simpatica, a differenza del fratello ross (che raggiunge l'apice quando rimane sposato con rachel ma non glielo dice), mentre di phoebe non ho apprezzato il suo volersi "conformare", specie negli ultimi episodi (anche se non è stato un matrimonio convenzionale, e paul rudd lo si ama per forza).

oggi, a più di 10 anni dalla fine di friends, gli attori protagonisti non si sono mai più visti tutti insieme nello stesso posto (ho il forte sospetto che sia successo qualcosa, forse un litigio pesante), anche se sporadicamente si sono incontrati in qualche talk show (ultimo in ordine di tempo, le tre "ragazze" insieme da jimmy kimmel) o hanno fatto delle ospitate nelle nuove serie con protagonisti i vecchi colleghi.

a me piace ricordarli in quei coloratissimi appartamenti di compensato, tra urla e battute sciocche, o mentre li guardo dalla strada, mentre sorseggiano un caffè al central perk.

al prossimo anniversario!

p