mercoledì 30 aprile 2014

i 15 film di aprile

cara sally,
questo mese tanti film belli e meno belli, tanto queer, tanta varietà, tanto tutto.



wolf children
(mamoru hosoda, jap 2012)
la bellissima favola di ame e yuki, i bambini-lupo del titolo, è piena di riferimenti a miyazaki, di cui la critica considera mamoru hosoda l'erede. realizzazione tecnica ineccepibile e tanta commozione per una storia tanto semplice quanto profonda alla ricerca di se stessi.
5/5

hide your smiling faces
(daniel patrick carbone, usa 2013)
un incidente, e la morte improvvisa di un bambino entra negli animi e nelle teste dei suoi amici e coetanei. le loro reazioni e le loro storie sono raccontate in modo delicato ma anche crudo, con un realismo che ricorda (e a tratti perfeziona) the tree of life di malick...
4.5/5

un año sin amor
(anahí berneri, arg 2005)
girato negli anni 2000 ma ambientato nei primi anni '90, questo film è un po' il philadelphia argentino: attraverso la storia di pablo, aspirante scrittore 30enne, sieropositivo, esplora in particolare la vita gay di quel periodo attraverso la dura metafora del sadomasochismo.
3.5/5

any day now
(travis fine, usa 2012)
il mai così bravo alan cumming è protagonista di questo film in cui i temi della diversità e dell'emarginazione sociale vengono affrontati da diverse angolazioni: impensabile credere che negli anni '70 affiderebbero un ragazzo down a una coppia gay. molto emozionante.
4.5/5

barefoot
(andrew fleming, usa 2014)
scott speedman è un bellissimo e ricchissimo ragazzo, donnaiolo e pieno di problemi finanziari legati al gioco d'azzardo. poi incontra evan rachel wood, che fa la tipa un po' matta per colpa della madre pazza davvero. commedia innocua. scott speedman BONO!!!
2.5/5



non-stop
(jaume collet-serra, usa 2014)
se non fosse stato per taken, questo film d'azione (tutto a bordo di un aereo, con dei terroristi, una bomba, la cocaina, un eroe con un trauma e un love-interest istantaneo) non esisterebbe, di certo non con l'onnipotente liam neeson. ed è subito anni '80. adoro
4.5/5

cheatin'
(bill plympton, usa 2013)
il grande ritorno di bill plympton al lungometraggio, con questo film premiato al future film festival 2014. "solite" idee, ottime trovate, anche se a volte può dare l'impressione che sia un mash-up di cose che c'entrano poco l'una con l'altra. è un capolavoro dell' artigianato
4.5/5

labor day
(jason reitman, usa 2013)
letto libro mesi fa, pianto, scritto all'autrice (mi ha risposto!) dicendole che non vedevo l'ora di vedere il film. la storia d'amore/di formazione tra galeotto in fuga, madre depressa e figlio adolescente nella provincia americana del 1987 colpisce e affonda (ri-piantissimo).
5/5

un novio para mi mujer
(juan taratuto, argentina 2008)
in vista del remake-fotocopia italiano un fidanzato per mia moglie (in uscita oggi) con luca&paolo e geppi cucciari, ne ho recuperato la versione originale. bella commedia, forse manca un po' di ritmo ma ha degli ottimi dialoghi (bertuccelli bravissima, suar indegno).
3.5/5

g.b.f.
(darren stein, usa 2013)
commedia scolastica in salsa gay che deve molto, moltissimo a mean girls (come un'altra decina di titoli negli ultimi 10 anni, del resto): il coming-out visto sotto un'ottica fashion e superficiale, il "migliore amico gay" come un accessorio, una borsetta. poi, tutto cambia.
4/5



date and switch
(chris nelson, usa 2014)
michael e matty sono migliori amici da sempre, ma all'ultimo anno di liceo matty rivela di essere gay, creando non poco scompiglio nei rapporti con l'amico e l'ex fidanzata. un film sul coming-out, travestito da buddy-movie, travestito da commedia scolastica. per me è ok
3.5/5

noah
(darren aronofsky, usa 2014)
l'intenzione di trattare la bibbia come un romanzo fantasy non poteva trovarmi più d'accordo, ma la trasposizione della storia di noè (ecco che arriva...) fa acqua da tutte le parti. eccessivo, fracassone, ridicolo e ancora ridicolo. salvo 20 minuti su due ore e dieci
2.5/5

cavemen
(herschel faber, usa 2013)
le commedie romantiche dal punto di vista maschile non sempre riescono bene, neanche se ci metti due protagonisti di pitch perfect e lucas di one tree hill. banale, prevedibile, stupidotto: lui ama lei che però è la sua migliore amica quindi non glielo confessa. bah...
2.5/5

the amazing spider-man 2
(mark webb, usa 2014)
sicuramente migliore del capitolo precedente, purtroppo pecca ancora nella realizzazione degli antagonisti, che non hanno lo spessore necessario a reggere un film (specie se paragonati ai primi due della trilogia precedente). effetti speciali, umorismo ed emozioni
4/5

that awkward moment
(tom gormican, usa 2014)
le commedie romantiche dal punto di vista maschile non sempre riescono bene, neanche se ci metti gli astri nascenti miles teller e michael b. jordan a supporto della capra-ma-bono zac efron: mi piaci ma non mi voglio impegnare, quindi ti faccio soffrire perché sì...
3/5

ai prossimi film!

p

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