giovedì 31 gennaio 2013

i 15 film di gennaio

cara sally,
anno nuovo, film nuovi. o quasi
questi i miei primi 15 del 2013...

people like us (una famiglia all'improvviso), di alex kurtzman (usa, 2012)

il papà di chris pine muore, e lui trova una sorella che non sapeva di avere. molto carino

hitchcock, di sacha gervasi (usa, 2012)

la lavorazione di psycho dal punto di vista della moglie di "hitch". un'occasione sprecata...

beasts of the southern wild (re della terra selvaggia), di behn zeitlin (usa, 2012)

un piccolo film indipendente che vuol fare (e fa) tanta strada con grandi e crude emozioni

the master, di paul thomas anderson (usa, 2012)

un film magnifico, potente e profondo, che indaga la plasmabilità (o no) dell'animo umano

celeste and jesse forever (separati innamorati), di lee toland krieger (usa, 2012)

rashida jones e andy samberg divorziati ma amici. uno dei due è pronto per andare avanti

silver linings playbook (il lato positivo), di david o. rusell (usa, 2012)

prove attoriali da oscar e personaggi un po' strani in una commedia 'pazza' e meravigliosa

nobody walks, di ry-russo young (usa, 2012)

la girl lena dunham co-scrive (bene) film sostanzialmente inutile nonostante john krasinski

fairhaven, di tom o'brien (usa, 2012)

chris messina torna nella sua città natale e fa i conti con ciò che ha lasciato lì... brevissimo

frankenweenie, di tim burton (usa, 2012)

la magia del bianco e nero per un nuovo classico "horror" burtoniano dal finale buonista...

paranorman, di sam fell e chris butler (usa, 2012)

stop-motion impeccabile e atmosfere teen avventurose/paurose anni '80. bellissimissimo

vita di pi (life of pi), di ang lee (usa, 2012)

un capolavoro spettacolare sotto molti punti di vista. emozionante, ma "crudo" sul finale...

sound of my voice, di zal batmanglij (usa, 2011)

piccolo potentissimo film tra fantascienza, inquietudine e mistero. finale aperto che turba

hello i must be going, di todd louiso (usa, 2012)

un'estate cambia la vita di due anime sperdute (lui molto più giovane di lei)... dolcissimo

die hard (trappola di cristallo), di john mctiernan (usa, 1988)

l'imprescindibile capostipite di un genere diverte e intrattiene nonostante le ridicolaggini

django unchained, di quentin tarantino (usa, 2012)

attori perfetti per un film molto divertente ma troppo lungo. bravissimo samuel l. jackson

ai prossimi film!

p

3 commenti:

Babol ha detto...

Django è ovviamente un maledetto capolavoro!!
Die hard è un classico, mentre tra i film nuovi Vita di Pi e Paranorman sono entrambi molto belli e particolari, ognuno nel suo genere.
Tra gli altri, devo ancora recuperare Frankenweenie e aspetto con ansia Il lato positivo, Hitchcock e Re della terra selvaggia.

pepito ha detto...

frankenweenie è bello ma un po' mi ha deluso, di hitchcock puoi anche farne a meno...

non so che rapporto tu abbia col cinema, ma film come silver linings playbook e beasts of the southern wild non riuscirei proprio a concepirli doppiati (tra tutti e due, 5 attori nominati all'oscar... tra cui una bambina di 9 anni): il doppiaggio toglie al film almeno il 50% della prova attoriale.

Babol ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te, infatti cerco sempre di guardare i film in lingua originale (tranne quelli che passano al cinema, che poi ovviamente se mi sono piaciuti recupero in DVD ecc.)!

E Hitchcock mi incuriosisce comunque troppo...!