giovedì 5 luglio 2012

the amazing spider-man

cara sally,
dopo the avengers, è il turno di un altro evento marvel al cinema, quel the amazing spider-man reboot dei film precedenti. aspettando il ritorno di un certo cavaliere oscuro...


a dieci anni dal primo capitolo ormai "classico", firmato sam raimi, e a 5 dalla conclusione della sua trilogia, la sony ha deciso di far uscire un nuovo inizio per il personaggio marvel più famoso nel mondo, invece di proseguire con la vecchia guardia. il risultato è un film pieno di cose già viste, dinamiche già conosciute e tentativi di devozione/distacco che in un certo senso mi aspettavo; ciò che non mi aspettavo è che il film effettivamente potesse piacermi, nonostante il tono qui sia completamente diverso da quello che dovrebbe essere: un film romantico adolescenziale travestito da film di supereroi, dove le vicende di peter (un ottimo andrew garfield) e gwen (la sempre splendida emma stone) la fanno da padrone, mentre sullo sfondo muore lo zio ben (martin sheen superlativo, e quella scena mi ha commosso - nonostante, o forse proprio perché, accade in maniera diversa rispetto al fumetto e al primo film) e il passato del protagonista sfocia nella creazione dell'ennesimo mentore/nemico (il personaggio peggiore, purtroppo, e non per colpa di rhys ifans). ottima anche la nuova zia may/sally field, che sono sicuro conosca già il segreto del nipote. sugli effetti speciali niente da dire, i passi avanti fatti in 10 anni (ma anche in 5) sono incredibili, e l'idea dei voli in soggettiva non è abusata come temevo. la storia quindi mescola le origini di spider-man al suo rapporto con gwen stacy e suo padre (denis leary), che immagino si svilupperanno come nel fumetto, nei sequel in preparazione (il secondo uscirà già nel 2014), rimodernando il tutto attraverso meccanismi che erano sfuggiti nella trilogia precedente, appunto, più "classica" e se vogliamo autoriale. non ho amato particolarmente l'idea di ricreare una scena iconica come quella del primo bacio tra i protagonisti (a mio avviso efficace, ma poco riuscita), o la scelta del cattivo che - per quanto celebre grazie ad anni di serie animate - poteva essere reso in maniera sicuramente migliore, non solo fisicamente ma anche psicologicamente: oltre che su di lui, la sceneggiatura è piena di buchi e assurdità abbastanza gravi, ma il pubblico medio a cui si rivolge non ci farà caso. la colonna sonora vuole essere un po' indie, un po' giovane (quando ho sentito i coldplay ho storto un po' il naso), mentre il tema originale non ricorda l'epicità di quello "vecchio" (che era di danny elfman, dopotutto). insomma, a conti fatti il mio giudizio non è del tutto negativo, e forse lo vedrò una seconda volta per confermare certe mie opinioni, ma per adesso ne ho una solida: figo, ma non necessario.

al prossimo film!

p

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